Sognare l'impossibile.
La fantascienza italiana tra letteratura e fumetti,
tra scienza e utopia

 

A cura di Nicola Spagnolli, Claudio Gallo, Giuseppe Bonomi
ComicOut - Accademia Roveretana degli Agiati, 2018

Atti del seminario di studi svoltosi il 18 e 19 novembre 2016 nella sala convegni della Fondazione Museo Civico di Rovereto promosso dall'Accademia Roveretana degli Agiati

 

Sceneggiare o disegnare storie di fantascienza significa dirigere il pensiero nei territori dell’altrove, declinabili sia in termini temporali sia spaziali.
L’altrove temporale lo possiamo denominare semplicemente “il domani” o “il futuro”, mentre quello spaziale si dispiega nell’immaginare mondi e universi, lontani, alternativi al nostro, ma spesso in relazione, talvolta in termini antagonistici, con quest’ultimo.
Raccontare, prefigurare il domani, comporta a sua volta il partire da una visione del futuro che può essere positiva, sognante o auspicante (utopica), o negativa, angosciante e pessimistica (distopica).
Architettare un domani non si limita, però, all’ideare oggetti, ritrovati tecnologici, invenzioni e situazioni attualmente impossibili ma verosimili, bensì di creare un mondo dentro cui collocarli in maniera coerente.
“Fare fantascienza” significa dunque ipotizzare forme di vita alternative intese in senso ampio come mondi fatti di regole, di rapporti tra persone – anche di razza non umana-, tra enti, soggetti, istituzioni con peculiari problemi, questioni e soluzioni di carattere politico, economico e sociale. Il romanzo Utopia di Tommaso Moro, pubblicato nel 1516, è stato punto di partenza per raccontare mondi alternativi secondo linee auspicanti, per ideare società perfette, prive di conflitti, dove le persone possano vivere liberate dalle costrizioni materiali, mentre in tempi a noi più vicini è la distopia a rappresentare uno degli universi più esplorati dalla fantascienza contemporanea, segno di come ideare il domani abbia cambiato la sua polarità, dal positivo al negativo.
Dopo aver affrontato il tema degli scrittori e delle scritture nella letteratura disegnata (2006), quello dei disegnatori e illustratori nel fumetto italiano (2008), il rapporto tra la nona arte, il cinema, la televisione e il teatro (2010) e il rapporto tra fumetto e Storia (2014), il quinto seminario roveretano, a 500 anni dalla pubblicazione del romanzo di Moro, ha quindi cercato di rispondere alla domanda su cosa significhi “sognare l’impossibile”. Analizzando ed esplorando i modi, le tecniche e i luoghi dove tale sogno si materializza, analizzando i rapporti tra scienza, fantasia letteraria, capacità utopica di ideare il mondo futuro - senza dimenticare le influenze provenienti dall’estero, specie dagli Stati Uniti e dal Giappone - e la relazione sempre più intensa del fumetto con il cinema, con le serie televisive di genere e i linguaggi informatici e tecnici, siamo convinti (ambiziosi, ma in buona fede) di avere sciolto il dilemma.

Scrittori, autori di fumetti, redattori, giornalisti, docenti, giovani ricercatori universitari e studiosi, hanno messo in relazione sia la loro esperienza di fruitori di fantascienza che di studiosi della materia contribuendo così a notomizzare i diversi aspetti e analizzare i vari formati della narrazione fantascientifica. Un percorso che abbiamo voluto riproporre pubblicando gli atti di questo quinto seminario, partendo prima di tutto dal raccontare le esperienze in corso, le prospettive e le difficoltà riguardanti lo studio del fumetto, stella madre dei seminari organizzati dall’Accademia Roveretana degli Agiati e attorno alla quale orbitano gli altri linguaggi, in un continuo rapporto reciproco di attrazione gravitazionale fatto di interscambi, trasposizioni, migrazioni, prestiti.

Si ringraziano per la collaborazione allo svolgimento del seminario e alla pubblicazione degli atti: Biblioteca Civica “Tartarotti” di Rovereto; Biblioteca Civica di Verona; Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati Laboratorio per lo Studio Letterario del Fumetto – Università Ca’ Foscari di Venezia; Fondazione Museo Civico di Rovereto, “Fumo di China”, Mart (Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto), Sergio Bonelli Editore.

 

Indice

Scrivere, sceneggiare, disegnare il futuro
di Nicola Spagnolli e Claudio Gallo
pag. 5

 

Sessione I - Le origini del fantascientifico. Tra letteratura e fumetto

Per una storia della protofantascienza italiana
di Gianfranco de Turris
pag. 9

Orkinzia e dintorni nell’immaginario socialista
di Quinto Antonelli
pag. 19

Prospettive di volo dal razzo del Dottor Zarkov. Visioni e pre-visioni urbane da Flash Gordon agli aeropittori, da Things to Come a Inception
di Renato Pallavicini
pag. 31

Fantascienza, macchine e i miti dell’ultra modernità Futurista
di Guido Andrea Pautasso
pag. 37

Esperienze di narrazione fantascientifica. La nascita di Eymerich
di Valerio Evangelisti
pag. 49

La Fabbrica dei (miei) sogni
di Roberto Bonadimani
pag. 53

L’astronautica italiana nella Belle Époque
di Renato Giovannoli
pag. 59

Serie televisive e fumetti: simbiosi o parassitismo? Il caso dell’Universo Cinematico Marvel
di Antonio Serra
pag. 75

Sessione II - Robot e immaginario fantascientifico

Robot e androidi nell’immaginario: il primato dell’antropomorfismo
di Carlo Bordoni
pag. 85

Brevi note sui robot giganti dell’animazione giapponese
di Marco Pellitteri
pag. 95

Il pianeta giusto: esseri umani (e topi) possono coesistere con automi e robot?
di Giulio Giorello con Ilaria Cozzaglio
pag. 107

Sessione III - Dalla scienza all’utopia

Gli antichi astronauti nella fantascienza italiana tra letteratura e fumetti
di Marco Ciardi
pag. 117

Influenze giapponesi nel fumetto popolare di fantascienza: Nathan Never
di Davide Martinucci
pag. 125

Sessione IV - Visioni del futuro

Prima di Rebo. Le origini della fantascienza italiana a fumetti
di Pier Luigi Gaspa
pag. 135

Sottomettere, rottamare, annientare: le distopie di Houellebecq, Ravera e King
di Stefano Tani
pag. 143

Fantascienza a fumetti: come l’autore si autorappresenta nelle proprie opere grafiche. I casi di Osamu Tezuka, John Byrne, Leo Ortolani.
di Matteo Rima
pag. 149

Sessione V - Il nuovo romanzo popolare: serie televisive, cinema, fumetto

Perché disegnare una lunga storia fantascientifica
di Paolo Bacilieri
pag. 167

Battlestar Galactica a The Expanse. La Space Opera nelle serie televisiva nell’ultimo decennio
di Adriano Barone
pag. 173

Studiare il fumetto
di Alessandro Scarsella
pag. 179

Contributi

E il sogno si fece segno!

Roberto Bonadimani: narratore per immagini, tra fantascienza e fantasy, tra epico e strabiliante.
di Giuseppe Bonomi e Claudio Gallo
pag. 189

Bibliografia di Roberto Bonadimani
di Claudio Gallo
pag.189

Avanti, c’è spazio! La fantascienza nel fumetto italiano per ragazzi
di Paolo Guiducci e Loris Cantarelli
pag. 199